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Riflessologia plantare e della mano, caratteristiche e benefici

Per affrontare dolori, disturbi e fastidi, è davvero necessario ricorrere sempre ai farmaci? Tante volte ci si dimentica che esistono rimedi totalmente naturali e che possono far ritrovare il benessere e l’armonia, sia della mente che del corpo. Uno di questi è sicuramente la riflessologia.

Questa tecnica terapeutica, sfrutta una corrispondenza esistente tra alcuni punti specifici del piede (nel caso della riflessologia plantare) o delle mani (in quella palmare) e il resto del corpo, compreso gli organi interni. Inoltre, questo è possibile grazie alle numerose terminazioni nervose che interessano, per l’appunto, i nostri piedi e le nostre mani.

Secondo la riflessologia plantare ad esempio, un determinato punto del piede corrisponde alla testa, un altro allo stomaco e un altro ancora al cuore, e così via… Secondo una mappa delle zone riflesse ben definita.

Che tipi di riflessologia esistono?

Riflessologia plantare

Quella più comune ed utilizzata è sicuramente la riflessologia plantare. Il principio su cui si basa è che nel piede ci sia una vera e propria mappa di punti specifici che, se toccati nel modo giusto, agiscono su altrettante specifiche zone del corpo.

Vi è quindi una vera e propria corrispondenza tra il piede e le altre parti del corpo umano. Questa tecnica può essere utilizzata davvero per tanti scopi e con grandi risultati. Come, ad esempio, per intervenire su comuni mal di testa, disturbi del sonno, disturbi e dolori mestruali, disturbi alimentari, mal di schiena ma anche per agire in modo efficace su ansia e stress, stimolando una sensazione di benessere e relax.

Per intervenire sul sistema nervoso, il massaggio zonale del piede dovrà interessare maggiormente le dita e l’alluce. Per agire invece sull’ apparato digerente, il punto del piede corrispondente è la parte centrale. Il tallone corrisponde all’intestino. Questi sono solo alcuni esempi della mappa delle corrispondenze tra il piede e le varie zone del corpo, per far capire che bisogna conoscere molto bene i punti specifici da toccare per poter mettere in pratica la riflessologia plantare.

Riflessologia della mano.

Anche il palmo della mano, così come il piede, è pieno di terminazioni nervose che lo collegano alle altre parti del nostro corpo. Il principio è sempre lo stesso: attraverso la mano, toccando punti specifici, è possibile arrivare a tutte le altre zone del corpo “riflesse”.

Con le mani ovviamente, sarà più semplice provare a metterla in pratica anche con il “fai-da-te”, cosa difficile invece per i piedi. In realtà spesso lo facciamo senza nemmeno accorgercene.

Attraverso le mani infatti capita che ci auto massaggiamo, anche in maniera inconsapevole. Come accade, ad esempio, quando picchiettiamo con le dita sul tavolo o quando ci sfioriamo le mani.

Si tratta di metodi per rilassarsi e scaricare le tensioni che mettiamo in pratica in maniera inconscia. Per quanto riguarda la mappa del palmo della mano e le corrispondenze con il resto del corpo, la riflessologia palmare individua nelle dita il collegamento al cervello, al cuore e ai polmoni.

All’inizio del palmo della mano corrispondono la milza, lo stomaco, il diaframma e il pancreas ma anche la vescica e i reni. Gli organi sessuali corrispondono all’altezza del polso e le falangi, invece, a occhi, orecchie e naso.