Attualmente si assiste ad una crescente attenzione alla dimensione “benessere psico-fisico” che sta favorendo l’uso di sostanze naturali. Questa tendenza che si può definire “ecologica” investe tutti gli aspetti di vita quotidiana a partire, ovviamente dai prodotti utilizzati in campo alimentare fino a quelli usati per le pulizie della casa e della persona. Sicuramente, infatti, va considerato sotto questo aspetto tutto l’ambito dell’estetica e vanno valutati in maniera rigorosa gli effetti dei prodotti coinvolti nelle cure per il corpo ( come ad esempio i massaggi) o quelli normalmente presenti nei trattamenti estetici quali i materiali per la colorazione dei capelli o quelli specifici per il maquillage.
É intuitivo che un prodotto naturale sarà meno aggressivo di una sostanza sintetica realizzata in laboratorio e che, magari, potrà vantare un effetto più mirato. Inoltre, va sottolineato il vantaggio rappresentato da un minore impatto ambientale e danni secondari molto limitati o addirittura nulli.
Oggi in commercio si trovano tantissimi prodotti etichettati come “bio” ed è certamente difficile orientarsi in una gamma così ampia. Ma come si fa a scoprire se un cosmetico è veramente bio? Quali sono i criteri che devono guidare la nostra scelta nell’acquisto?
Ecco di seguito alcuni suggerimenti che potranno aiutare nella valutazione.
Il primo elemento da considerare è la lista degli ingredienti, il cosidetto INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients). Va precisata, a questo proposito, la differenza che esiste tra cosmetico naturale e cosmetico bio che non sono sinonimi come si potrebbe pensare. Nel cosmetico naturale non sono presenti elementi di derivazione chimica ma solo di derivazione vegetale e il grado dell’INCI è perciò discreto. Tuttavia, il cosmetico bio offre un livello di qualità decisamente superiore dal momento che gli estratti vegetali in esso contenuti sono ricavati da piante coltivate in modo biologico (cioè non prevedono l’utilizzo di prodotti sintetici o di OGM).
Il secondo criterio da tenere in conto è quello della ricerca di Certificazione. Va sottolineato il fatto che attualmente la normativa italiana di riferimento non risulta molto chiara e comprensibile per il consumatore; per fare chiarezza, pertanto, sono state definite diverse “etichette ecologiche” da parte di enti certificatori nati dal raggruppamento di varie associazioni del settore. Ricordiamo la Cosmos (Cosmetic organic standard) costituita da associazioni di produttori ed enti certificatori europei e la NaTrue che comprende enti nazionali come il CCPB per l’Italia, il Bio.Inspecta per la Svizzera e l’EcoControl per la Germania.
La Cosmos propone due modelli di certificazione: la prima (Cosmos Natural) è relativa al prodotto naturale e impone un limite del 2% di materie prime sintetiche; la seconda invece (Cosmos Organic) fa riferimento al prodotto biologico e prevede che le sostanze presentino le caratteristiche di prodotto biologico in una percentuale del 95%.
La NaTrue identifica tre tipologie di cosmetici in base al numero di stellette attribuito: cosmetici naturali, naturali con caratteristiche biologiche e biologici.
Il consiglio finale per i consumatori è perciò di verificare le indicazioni riportate sulla confezione: innanzitutto la composizione ( l’INCI) e poi la presenza della certificazione ufficiale.