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Come smaltire le batterie al piombo

Oggi viviamo in un’epoca in cui dobbiamo necessariamente imparare a prenderci cura dell’ambiente e a valorizzare tutto ciò che la natura ci dà; l’attenzione verso il corretto smaltimento dei rifiuti e l’uso consapevole di tutto ciò che può avere un impatto ambientale sono temi più che mai attuali. Per rimanere in argomento, in questo articolo parleremo di come smaltire le batterie al piombo, termine con cui si fa riferimento a tutte quelle batterie definite anche accumulatori di piombo (o piombo acido) giacché lo scopo primario di una batteria non è tanto quello di produrre energia ma di accumularla per poi rilasciarla. Nelle batterie al piombo questo processo può essere ripetuto moltissime volte anche se una parte della carica viene persa tramite calore.

La batteria al piombo è il tipo più vecchio di batteria ricaricabile, inventata nel 1859 dal fisico francese Gastone Plante, ed è quella che normalmente utilizziamo in ambito nautico ed automobilistico ma viene usata anche per far funzionare telecomandi, torce ed apparecchi elettronici; è composta da più pile collegate tra di loro le quali conferiscono una certa tensione chiamata tensione nominale (voltaggio) che permette il funzionamento dei dispositivi.

La batteria dura fino a quando sulle lastre di piombo che la compongono internamente si crea una sorta di ruggine (ossidazione) che ci indica che la batteria è “esausta” cioè che non è più in grado di ricaricarsi. A quel punto bisogna sostituirla con una nuova. E con quella vecchia che ci facciamo?

Vediamo insieme come smaltire correttamente le batterie al piombo con i consigli di PianetaBatterie.it, ecommerce specializzato nella vendita di batterie al piombo.

Poiché l’impatto sull’ambiente è fortissimo, dal momento che queste batterie contengono sostanze altamente tossiche ed inquinanti, la legge 475/88 sancisce la raccolta e lo smaltimento mediante riciclaggio delle batterie al piombo esauste. Le sostanze tossiche contenute sono infatti il piombo (che se tramite la catena alimentare entra nel corpo umano può causare gravi danni alla salute), l’acido solforico (anch’esso pericolosissimo per la salute) e la plastica.

Queste batterie non vanno trattate come comuni rifiuti quindi assolutamente non vanno mai gettate nei cassonetti e neanche nei mastelli della raccolta indifferenziata. Quindi dove le buttiamo? Se la batteria viene sostituita da un elettrauto si occuperà lui di farla smaltire, ma se la cambiamo noi dobbiamo semplicemente andarla a consegnare a chi ce l’ha venduta, quindi presso le officine di elettrauti o nei centri commerciali; oppure possiamo recarci personalmente nell’isola ecologica più vicina a casa nostra, che si occuperà di raccogliere e smaltire i rifiuti.

In ognuno di questi luoghi di recupero le batterie verranno poi ritirate e riciclate dal COBAT (Consorzio obbligatorio batterie) che è l’ente che si occupa dello smaltimento di tale rifiuto portando gli accumulatori in uno dei suoi centri. Il COBAT fornisce inoltre informazioni attraverso il numero verde 800-869120 sui siti presso i quali poter depositare le vecchie batterie. Quindi in caso di dubbi su dove depositare le vecchie batterie al piombo non esitate a contattare il numero verde messo a disposizione dal COBAT.