Alla luce delle attualità tecnologiche, normative e fiscali, possiamo affermare che il ricorso alle fonti energetiche solari come il solare termico ed il fotovoltaico convengono ancora?
In cosa consiste, precisamente, un impianto a pannelli solari termici?
Il solare termico è molto diffuso, alla stessa guisa del solare fotovoltaico; esso permette di ottenere acqua calda in funzione dell’irraggiamento solare, mentre gli impianti fotovoltaici producono energia elettrica grazie al sole. Il sistema denominato Conto Energia ha favorito, negli ultimi anni, un grande successo per le installazioni di impianti fotovoltaici, i prezzi dei pannelli hanno subito riduzioni negli anni, gli incentivi statali, fino all’anno scorso, sono aumentati, e così, la popolazione italiana si è indirizzata sempre più intensamente verso il ricorso a questa tipologia di energia pulita e rinnovabile.
Un impianto a pannelli solari termici funziona sfruttando l’energia prodotta dall’irraggiamento solare che scalda un fluido che scorre all’interno di un dispositivo sottovuoto realizzato in materiale vitreo. Le temperature che si possono raggiungere sono incluse in un range che va da 40 gradi ad 80 gradi, a seconda della stagione fredda o calda. L’acqua così riscaldata viene distribuita all’interno dell’abitazione e miscelata con l’acqua fredda sanitaria attraverso l’uso di uno scambiatore di calore. Nelle ore notturne l’acqua riscaldata viene stoccata in un apposito serbatoio munito dei dovuti sistemi di coibentazione per il mantenimento della temperatura. L’acqua riscaldata mediante impianti solari termici può inoltre essere indirizzata in tubazioni che corrono sotto i pavimenti e realizzare così un sistema di riscaldamento per convenzione delle superfici abitate. Il prezzo di un impianto solare termico? Un impianto per una famiglia di 4 persone e destinato alla sola produzione di acqua calda sanitaria costa circa 2000 euro.
Dopo le normative e le regolazioni degli incentivi apportate dal quinto Conto Energia, sorge sovente, tra gli italiani, la domanda se conviene ancora installare impianti fotovoltaici? Il fenomeno fotovoltaico è stato protagonista in Italia, negli ultimi anni, di grande propagazione e ricettività del pubblico, soprattutto grazie alla spinta propulsiva data al settore dagli incentivi statali; ma nel 2012 e nei prossimi anni, converrà ancora ricorrere ai pannelli fotovoltaici?
Possiamo constatare che in molte abitazioni italiane sono stati predisposti impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che sovente riescono a coprire il fabbisogno energetico dell’unità familiare ed anche a produrre un sovrappiù energetico di cui poter disporre e rivendere al gestore della rete elettrica secondo varie modalità contrattuali.
Chi ha intenzione di adottare codesti dispositivi nella propria abitazione deve rivolgersi ad imprese specializzate nel settore consultando più di un preventivo, al fine di selezionare l’offerta più competitiva. Tali imprese sono in grado sia di eseguire l’installazione rispettando tutte le metodologie tecniche, sia offrire consulenze riguardo gli aspetti fiscali e normativi per poter usufruire degli eco-incentivi offerti dall’amministrazione statale sbrigando correttamente le pratiche burocratiche necessarie.
La resa degli impianti a moduli fotovoltaici è, in Italia, abbastanza buona, in quanto si tratta di un’area geografica abbastanza irradiata dalla luce solare, anche se occorre contemplare differenze di rendimento tra le zone del sud Italia e quelle del nord Italia.
Conviene un impianto fotovoltaico?
Si può dire che oggi, conviene ancora ricorrere ad impianti per produrre energia elettrica con pannelli fotovoltaici anche se gli incentivi del nuovo Quinto Conto Energia sono diminuiti rispetto i periodi precedenti.
Occorre innanzitutto precisare che un ‘installazione di pannelli fotovoltaici conviene se è previsto un rientro dell’investimento economico iniziale in una tempistica compresa tra i 4 anni ed i 8 anni. Va da sé che se abitiamo al sud Italia, in zone più ricche di sole ed illuminazione solare, i tempi per rientrare della spesa erogata si accorciano grazie al maggior rendimento in energia elettrica generata. Bisogna inoltre mettere in conto che i pannelli solari durano 20-25 anni, pertanto considerare i costi di sostituzione al termine di questo periodo ed i costi di smaltimento dei dispositivi.
Di norma, dopo essersi ripagati in 5-6 anni, gli impianti fotovoltaici possono lavorare e produrre energia e quindi reddito, per almeno 20 anni.