La caduta dei capelli è un processo fisiologico e naturale che interessa sia gli uomini che le donne. Ogni giorno, un individuo perde mediamente circa 70-100 capelli, sebbene il fenomeno varia a seconda della stagionalità (in autunno si perdono più capelli), all’età, al sesso e al clima.
Distinguere l’alopecia genetica da quella temporanea
L’alopecia androgenetica è definita cicatriziale, ovvero non reversibile. La calvizie dovuta a fattori ereditari, infatti, non può essere curata, sebbene sia possibile rallentarne gli effetti nel tempo. Quando il diradamento del cuoio capelluto è dovuto a cause di natura circostanziale, la calvizie si configura come temporanea o non cicatriziale. In quest’ultimo caso, il processo di perdita dei capelli può essere arrestato. Prima di tutto, però, occorre essere in grado di capire quando si tratta di calvizie androgenetica (e quindi irreversibile) e quando, invece, abbiamo a che fare con una caduta dei capelli causata da fattori ambientali o comportamentali
Calvizie temporanea: i fattori che la innescano
Le cause più diffuse di perdita di capelli temporanea sono stress e abitudini di vita sbagliate. Lo stress, in particolare, influisce in modo significativo sul benessere del cuoio capelluto. In tal caso, la perdita di capelli si configura come una reazione psicosomatica a eventi particolarmente stressanti o emotivamente forti come operazioni chirurgiche, il perdurare di una malattia, la somministrazione massiva di farmaci, il parto o una condizione depressiva duratura.
Comportamenti sconvenienti possono causare ulteriore perdita di capelli: un’alimentazione sbagliata, ricca di grassi e povera di liquidi può provocare una sovrapproduzione di sebo. Il fumo è un fattore che, limitando l’ossigenazione corporea, ha impatto negativo sul benessere del cuoio capelluto e atteggiamenti scorretti protratti nel tempo, come spazzolare eccessivamente il capo o utilizzare prodotti cosmetici non adatti, possono causare ulteriori danni ai propri capelli.
Ricapitolando, la calvizie di tipo non cicatriziale può essere causata da:
- Una condizione perdurante di stress;
- Depressione;
- Eventi traumatici e/o emotivamente destabilizzanti;
- Abuso di farmaci;
- Malattie;
- Stress post-partum o post operazione chirurgica;
- Alimentazione sbagliata;
- Fumo;
- Abitudini sbagliate nella cura dei capelli.
I rimedi naturali per la perdita dei capelli
Riuscire a discernere l’alopecia androgenetica da quella temporanea è fondamentale per poter impostare una terapia adeguata. Come detto, infatti, solo nel secondo caso è possibile arrestare e invertire il processo di diradamento e riconquistare una chioma folta e in salute. Vi sono diversi rimedi naturali in grado di porre un rimedio alla caduta dei capelli, lì dove il processo si configura come imputabile a fattori non ormonali e genetici. Ad ogni modo, i seguenti trattamenti naturali possono apportare notevoli benefici anche ai soggetti affetti da alopecia androgenetica, per rallentare il processo di caduta dei capelli.
Massaggi al cuoio capelluto
Ossigenare il cuoio capelluto permette di mantenere i follicoli idratati, garantendo ad essi il necessario apporto nutritivo. I massaggi ayurvedici applicati sul cuoio capelluto devono essere effettuati mediante l’utilizzo di specifici prodotti naturali (importante per preservare i livelli di pH e non danneggiare la cute), in grado di nutrire la pelle e i bulbi. Allo stesso tempo, però, è necessario non abusare di tale pratica poiché essa favorisce anche la produzione di sebo e può causare l’insorgere di dermatiti, seborrea e forfora.
Dieta a base di frutta e verdura
La sovrapproduzione di sebo è uno dei fattori che impatta maggiormente sullo stato di salute dei propri capelli. Il sebo è costituito soprattutto da granuli di grasso e, per tale ragione, intervenire sulle abitudini alimentari può giovare in modo determinante sulla caduta dei capelli. In particolare, è consigliabile adottare una dieta a base di frutta, verdura e, in generale, ricchi di acqua e sali minerali, permette di limitare l’attività delle ghiandole sebacee.
Proteggere i capelli dal meteo ostile
Temperature troppo calde o troppo fredde, vento sferzante, pioggia possono compromettere lo stato di salute del cuoio capelluto, danneggiare il derma e infiacchire i bulbi piliferi. Per tali ragioni, è necessario tutelare i propri capelli proteggendoli con un cappello, tenerli al riparo da eccessive sollecitazioni e fare in modo che il derma sia sempre protetto da fattori di potenziale danneggiamento.
Curare l’igiene con i prodotti giusti
Una diceria molto diffusa vuole che lavare troppo spesso i capelli sia causa di calvizie. Si tratta, però, di un mito da sfatare poiché mantenere pulito il cuoio capelluto significa ridurre la presenza di sebo in eccesso e, di conseguenza, evitare l’insorgere di patologie di vario genere. Occorre, ovviamente, selezionare con cura i prodotti più indicati: shampoo e balsamo a base di aloe, hennè, avocado e olio di cocco garantiscono un’ottima protezione e sono, al contempo, naturali e non invasivi per la salute del derma.
Uno stile di vita regolare
Come anticipato, lo stress ha un forte impatto sulla qualità e sul benessere dei capelli. Uno stile di vita sano, al riparo dalla frenesia, dai ritmi forsennati e che impongono poche ore di sonno per notte, costituisce la base di partenza ideale per tutelare il benessere dei capelli. Fare meditazione, dedicarsi alle proprie passioni, evitare gli eccessi nel fumare e nel bere, non lasciarsi schiacciare dal lavoro sono tutti approcci che permettono di riconquistare armonia e serenità, con effetti positivi anche per la propria chioma.